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Intelligenza spirituale: tutti abbiamo un “Punto di Dio” nel cervello

Intelligenza spirituale

Intelligenza spirituale

    Si può davvero parlare di “intelligenza spirituale”? E di “punto di connessione con Dio”? Scopriamolo insieme…    

    All’inizio del XX secolo, il QI era la misura definitiva dell’intelligenza umana. Solo a metà degli anni ’90, la scoperta dell’intelligenza emotiva ha dimostrato che non era sufficiente alla persona essere un genio se non sapeva come gestire le emozioni. Oggi, nuove scoperte indicano un terzo quoziente, quello dell’intelligenza spirituale. Essa ci aiuterebbe ad affrontare le questioni essenziali e può essere la chiave di volta di una nuova era anche nel mondo degli affari. (Foto: Gisele Federicce)

    Intervista a Suzana Naiditch. Fonte: Revista Exame

    Nel libro QS – Intelligenza Spirituale, la fisica e filosofa americana Danah Zohar affronta un argomento tanto nuovo quanto controverso: l’esistenza di un terzo tipo di intelligenza che aumenta gli orizzonti delle persone, le rende più creative e si manifesta nella loro necessità di trovare un significato alla vita. Lei basa il suo lavoro sul “quoziente spirituale” (QS) sulle ricerche divulgate solo di recente da scienziati di varie parti del mondo, che hanno scoperto quello che viene chiamato “Punto di Dio” nel cervello, un’area che sarebbe responsabile delle esperienze spirituali delle persone. L’argomento è stato approcciato negli articoli di copertina delle riviste americane Neewsweek e Fortune. Danah dice: “L’intelligenza spirituale collettiva è bassa nella società moderna. Viviamo in una cultura spiritualmente stupida/ottusa, ma possiamo agire per aumentare il nostro quoziente spirituale”.

    Danah Zohar

    Danah vive in Inghilterra con suo marito, lo psichiatra Ian Marshall, coautore del libro, e con due figli adolescenti. Laureata in Fisica all’Università di Harvard, con un percorso post-laurea presso il Massachusetts Institute of Technology (MIT), attualmente insegna all’Università inglese di Oxford. È autrice di altri otto libri, tra cui L’Essere Quantico e La Società Quantica, già tradotti in portoghese. QS – Intelligenza Spirituale è già stato pubblicato in 27 lingue, incluso il portoghese (in Brasile, dalla Record). Danah è stata cercata dalle più importanti compagnie interessate a sviluppare il quoziente spirituale dei propri funzionari e a dare più significato al loro lavoro. L’autrice ha rilasciato questa intervista a Revista Exame a Porto Alegre, durante il XXX Congresso Mondiale sulla Formazione della Federazione Internazionale dell’Organizzazione Training e Sviluppo (IFTDO), un’organizzazione fondata in Svezia nel 1971, che rappresenta un milione di specialisti della formazione in tutto il mondo. Ecco i principali brani dell’intervista:

    Cos’è l’intelligenza spirituale?

    È una terza intelligenza, che colloca i nostri atti e le nostre esperienze in un contesto più ampio di significato e valore, rendendoli più efficaci. Avere un alto quoziente spirituale (QS) implica essere capaci di usare lo spirituale per avere una vita più ricca e più piena di significato, un adeguato senso di scopo e direzione personali. Il QS aumenta i nostri orizzonti e ci rende più creativi. È un’intelligenza che ci sospinge. È con essa che affrontiamo e risolviamo problemi di significato e valore. Il QS è legato al bisogno umano di avere uno scopo nella vita. È quello che usiamo per sviluppare valori etici e credenze che orienteranno le nostre azioni.

    In che modo queste ricerche confermano le sue idee sulla terza intelligenza?

    Gli scienziati hanno scoperto che abbiamo un “punto di Dio” nel cervello, un’area nei lobi temporali che ci fa cercare un significato e i valori nelle nostre vite. È un’area legata all’esperienza spirituale. Tutto ciò che influenza l’intelligenza passa attraverso il cervello e le sue estensioni neurali. Un tipo di organizzazione neurale consente all’uomo di realizzare un pensiero razionale, logico. Gli dà il suo QI, o intelligenza intellettuale. Un altro tipo gli permette di realizzare il pensiero associativo, influenzato da abitudini, che riconosce gli schemi, emotivo. È il responsabile del QE, o intelligenza emotiva. Un terzo tipo gli consente il pensiero creativo, capace di intuizioni, che formula e abroga le regole. È il pensiero con cui vengono formulati e trasformati i precedenti tipi di pensiero. Questo tipo gli dà il QS, o intelligenza spirituale.

    Qual è la differenza tra QE e QS?

    È il potere trasformativo. L’intelligenza emotiva mi permette di giudicare la situazione in cui mi trovo e di comportarmi in modo appropriato entro i limiti della situazione. L’intelligenza spirituale mi permette di chiedermi se voglio stare in quella particolare situazione. Implica lavorare con i limiti della situazione. Daniel Goleman, il teorico del Quoziente Emotivo, parla delle emozioni. L’intelligenza spirituale parla dell’anima. Il quoziente spirituale ha a che fare con quello che significa qualcosa per me, e non solo come le cose influenzano la mia emozione e come io reagisco a questo. La spiritualità è sempre stata presente nella storia dell’umanità.

    Perché il mondo delle corporazioni si interessa solo ora a questo?

    Il mondo degli affari sta attraversando una crisi di sostenibilità. Le sue attuali attitudini e pratiche, incentrate solo sul denaro, stanno devastando l’ambiente, consumando risorse limitate, creando disuguaglianze globali, portando a una crisi di leadership nelle aziende e distruggendo la salute e il morale delle persone che lavorano o le cui vite sono influenzate da esse. La spiritualità negli affari significa semplicemente lavorare con un senso più profondo di significato e scopo nella comunità e nel mondo, avendo una prospettiva più ampia, ispirando i propri collaboratori. Noi non sappiamo più cosa sia veramente la vita. Non sappiamo a quale gioco stiamo giocando, né quali siano le regole. Ci manca un profondo senso degli obiettivi e dei valori fondamentali. Questa crisi di significato è la principale causa di stress nella vita moderna e anche delle malattie.

    La ricerca del significato è la principale motivazione dell’uomo. Quando questa necessità cessa di essere soddisfatta, la vita ci sembra vuota. Nel mondo moderno, la maggior parte delle persone non sta rispondendo a questa esigenza.

    Come si possono rilevare i sintomi di questa crisi nella vita aziendale?

    Dalla nascita del capitalismo, duecento anni fa, tutto ciò che conta nel mondo degli affari è il profitto immediato. Ciò ha creato una cultura aziendale priva di significato e di valori più profondi. Vogliamo solo più soldi. Ma perché? Per chi? Lavoriamo per consumare. È una vita senza senso. Ciò influisce sul morale, sia dei dirigenti che degli impiegati, sulla loro produttività e creatività. E allontana anche dagli affari le preoccupazioni più ampie per l’ambiente, la comunità, il pianeta e la sostenibilità. Il mondo delle imprese è un mostro che si autodistrugge perché è privo di una struttura più ampia di significato, di valori e propositi fondamentali. C’è una relazione profonda tra la crisi della società moderna e il basso sviluppo della nostra intelligenza spirituale.

    Quali aziende l’hanno chiamata per sviluppare lavori che cerchino di aumentare il quoziente spirituale di dirigenti e dipendenti?

    Non posso fare i loro nomi, ma mi sono occupata di banche, società finanziarie, compagnie di telecomunicazioni, compagnie petrolifere e case automobilistiche. Lavoriamo insieme per acquisire la comprensione che gli atteggiamenti e le pratiche esistenti sono insostenibili e come le aziende possono sviluppare sia la sostenibilità che i servizi, coltivando le dieci qualità del quoziente spirituale.

    Potrebbe citare esempi di aziende o imprenditori che sono alla ricerca di maggiore significato nel loro lavoro?

    Ci sono molti esempi. Mats Lederhausen, vicepresidente della strategia globale di McDonald’s, è uno di questi. Il suo ruolo in azienda è quello di essere la voce della protesta e della coscienza, scuotendo le persone, agitando la nave. Ha avviato progetti come la distribuzione gratuita di vaccini contro la poliomielite in Africa, la lotta contro le colture geneticamente modificate, l’uso di gabbie più grandi per i polli e un lavoro per ripristinare gli ecosistemi danneggiati.

    Un altro esempio è la Amul, una società dell’India che distribuisce il latte di diecimila cooperative nello Stato di Gujarat. La Amul compra ogni giorno il latte dai contadini che hanno una sola mucca, permettendo agli individui poveri di competere con i grandi agricoltori. Il Banco dello Sviluppo dell’Asia si dedica all’eradicazione della povertà con programmi di microcredito per le persone più povere.

    La British Petroleum ha adottato un nuovo slogan: “Oltre il Petrolio”, e sta investendo gran parte dei suoi fondi di ricerca nello sviluppo di tecnologie energetiche alternative, meno aggressive per l’ambiente. John Browne, CEO della compagnia, è stato in grado di aumentare il valore delle azioni enfatizzando le relazioni a lungo termine tra la sua impresa e la società civile.

    Com’è il leader spiritualmente intelligente?

    È un leader ispirato dal desiderio di servire, una persona responsabile nel portare agli altri visione e valori superiori e nel mostrare loro come usarli. È una persona che ispira gli altri. Persone come il Dalai Lama, Nelson Mandela, Mahatma Gandhi. Nel mondo degli affari, Richard Branson, della Virgin, è un leader spiritualmente intelligente. Egli è molto preoccupato per l’ambiente e la comunità. È molto spontaneo, ha visione e valori, detiene ampie prospettive.

    Come si può sviluppare l’intelligenza spirituale?

    Diventando consapevoli delle dieci qualità comuni alle persone spiritualmente intelligenti e lavorando per svilupparle. Osservando di più il perché e le connessioni tra le cose, portando in superficie le supposizioni che facciamo sul loro significato, rendendoci più riflessivi, assumendoci delle responsabilità, essendo onesti con noi stessi e più coraggiosi. Diventare consapevoli di dove siamo, quali sono le nostre motivazioni più profonde. Individuando ed eliminando gli ostacoli. Esaminando le numerose possibilità, impegnandoci in un percorso e rimanendo consapevoli che ci sono molti percorsi.

    In che modo le organizzazioni possono beneficiare delle persone spiritualmente intelligenti?

    Le persone con QS elevato vogliono sempre fare più di quanto ci si aspetta da loro. Qualcosa che va oltre l’azienda. Chi lavora esclusivamente per denaro non fa il meglio che può. Nelle aziende che cercano di sviluppare spiritualmente i dipendenti, la produttività aumenta perché i loro lavoratori sono più motivati, più creativi e meno stressati. Le persone danno il massimo di sé quando cercano un obiettivo più elevato. Se le organizzazioni daranno spazio alle persone per fare qualcosa di più, se sapranno sviluppare in ogni individuo la sua intelligenza spirituale, avranno più risultati e più velocemente.

    Lei dice che il capitalismo com’è conosciuto oggi ha i giorni contati, ma che un nuovo capitalismo sta nascendo. Come considerano le aziende questa nuova prospettiva?

    Sta nascendo un nuovo tipo di azienda. È un’azienda responsabile. Nel nuovo capitalismo sopravvivranno le imprese che hanno una visione a lungo termine, che hanno a cuore il pianeta, che svilupperanno le persone che in esse vi lavorano. Chi è interessato, sì, al profitto, ma che vuole guadagnare soldi per sviluppare le comunità in cui opera, proteggere l’ambiente, diffondere istruzione e salute.

    Danah Zohar ha identificato dieci qualità comuni alle persone spiritualmente intelligenti. Secondo lei, queste persone:

    1. Praticano e incoraggiano l’autoconoscenza profonda.

    2. Sono guidate da valori umani. Sono idealiste e credono nella vita.

    3. Hanno la capacità di affrontare le sfide e utilizzare le avversità a proprio vantaggio.

    4. Sono olistiche – hanno la visione del tutto integrato e la percezione dell’unità.

    5. Celebrano la diversità come fonte di bellezza e apprendimento.

    6. Hanno l’indipendenza di pensiero e di comportamento.

    7. Chiedono sempre “perché?” e “per cosa?” Sono agenti di trasformazioni.

    8. Hanno la capacità di mettere le cose e gli argomenti in un contesto più ampio.

    9. Hanno spontaneità nei gesti e negli atteggiamenti, e sono emotivamente equilibrate.

    10. Sono sensibili, fraterne e compassionevoli.

 

    Traduzione dal portoghese. Fonte: https://www.brasil247.com/oasis/inteligencia-espiritual-todos-temos-um-ponto-de-deus-no-cerebro

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