Nato a Genova il 9 gennaio 1862, quarto di cinque fratelli, in una famiglia benestante, questo studioso di ricerca psichica ebbe una parte considerevole nello scenario della cultura parapsicologica sia italiana che internazionale della prima metà del 1900. Fin da bambino Ernesto Bozzano dimostrò notevole interesse per lo studio e fu un vero trauma quando, all’età di quattordici anni, il padre lo convinse ad abbandonare gli studi e ad intraprendere un lavoro a lui non congeniale. Nonostante ciò la passione per lo studio non lo abbandonò ed è in quel periodo che Ernesto Bozzano si dedicò soprattutto a letture di carattere umanistico e filosofico.
L’approccio alla filosofia spiritualista fu negativo, si rivolse perciò a quella scientifica, approfondendo il pensiero positivista di cui divenne uno strenuo sostenitore. Con queste basi non poteva che giudicare negativamente la fenomenologia paranormale che cominciava ad essere di moda verso la fine del 1800. La lettura di alcuni articoli apparsi sulla rivista di psicologia Revue Philosophique, a cui era abbonato, lo indusse a dedicare una certa attenzione al paranormale e dopo un lungo travaglio interiore vinse le sue resistenze di positivista. Da quel momento, soprattutto dopo la lettura di due opere famose: Phantasms of the Living (I fantasmi dei viventi) di Gurney, Myers e Podmore, e Animisme et Spiritisme (Animismo e Spiritismo) di Alexander Aksakof, cominciò la sua avventura nella Ricerca Psichica.
Lunga e fruttuosa è stata la laboriosa attività pubblicistica che lo impegnò sia con articoli che con monografie, tradotte in molte lingue. Infatti la credibilità e la serietà del lavoro di Ernesto Bozzano furono riconosciute sia in Italia che all’estero. Fra le numerose riviste italiane ed estere con cui collaborò vi era anche Luce e Ombra, pubblicazione fondata nel 1900 da Angelo Marzorati, ed interessanti sono i resoconti delle sedute medianiche a cui egli poté partecipare.
Innumerevoli sono gli incontri importanti che ebbero luogo durante il corso della vita di Ernesto Bozzano, soprattutto epistolari. Egli tenne corrispondenza con i maggiori ricercatori del paranormale senza mai partecipare personalmente a congressi nazionali e internazionali. Rilevanti furono gli incontri con Miss Maude Bubb e con Gastone De Boni. Ernesto Bozzano instaurò un forte legame con entrambi. Miss Bubb, con cui era entrato in corrispondenza agli inizi degli anni ’920, fu una sua valida collaboratrice. Miss Bubb, di famiglia inglese benestante, si era assunta l’onere di inviargli regolarmente le pubblicazioni avvenute in Inghilterra in questo campo di studio.
Grazie a questo continuo aggiornamento Ernesto Bozzano poteva conoscere le novità nella ricerca psichica. Inoltre, per merito delle traduzioni di Miss Maude, gli articoli di Ernesto Bozzano poterono essere pubblicati sulle riviste anglosassoni. Ancora più importante fu l’incontro nel 1929 con Gastone De Boni, con il quale instaurò un vero e proprio sodalizio grazie alle molte affinità che li legavano. Ernesto Bozzano aveva capito che il suo erede spirituale non poteva che essere Gastone De Boni; pertanto destinò a lui la sua ricca Biblioteca, costituita da importanti e fondamentali testi sulla ricerca psichica.
L’ultimo periodo della sua vita fu molto infelice a causa di problemi economici e di salute. Si spense, all’età di 81 anni, il 24 giugno 1943 nella piena convinzione che tutta la fenomenologia paranormale non è legata alla parte biologica dell’uomo, ma soprattutto alla sua parte psichica (mente, anima, spirito o comunque si voglia intendere).
Nonostante il meticoloso lavoro di ricercatore e compilatore lo impegnasse molto, non trascurò la sperimentazione, partecipando ad una serie di sedute medianiche organizzate da un circolo culturale genovese all’epoca molto noto, il Circolo Minerva. Importanti furono le sedute con Eusapia Palladino, ma lo furono molto di più quelle tenute a Millesimo, vicino a Savona, in casa del marchese Centurione Scotto, dove si verificava il fenomeno della voce diretta.
Ernesto Bozzano nella sua qualità di direttore delle sedute scrisse in merito a questi fenomeni dettagliate relazioni sulla rivista Luce e Ombra, che furono poi raccolte in un libro.
Alla morte di Ernesto Bozzano Gastone De Boni venne in possesso di una ricca raccolta documentaria che ampliò ed aggiornò. È merito di Gastone De Boni se la Biblioteca ha potuto conservarsi fino ad oggi e raggiungere le dimensioni odierne. Ed è ancora grazie a lui che diverse opere monografiche di Ernesto Bozzano sono state pubblicate, molte delle quali sconosciute al pubblico italiano.
Fonte: Fondazione Biblioteca Bozzano – De Boni
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